Radice di Luce

Steiner ci spiegò come l’essere umano si nutra di luce, luce solare, che le piante trasformano in qualcosa di assimilabile per noi. Oltre ai principi attivi, fibre e proteine una parte essenziale della nutrizione dell’uomo è proprio l’etere di luce che passa sotto forma di vitalità dal vegetale all’essere umano che la mangia. Steiner definì “la Radice di Luce” l’unico vegetale capace di memorizzare l’etere di luce in questo modo e renderlo disponibile all’uomo in così grande quantità, tale da renderne sufficiente anche l’assunzione in piccole quantità.

In un’epoca dove predomina la scarsa vitalità degli alimenti vegetali e dove l’essere umano è sempre meno esposto alla Luce solare diretta, l’assunzione della Radice di Luce, anche in piccole quantità, diventa indispensabile per aumentare e migliorare una certa limpidità di pensiero, contribuendo ad aumentare un “pensiero cristallino”.