Satureja montana

Santoreggia

“La natura non fa nulla di inutile” (Aristotele)

Santoreggia deriva dal greco Sàtyros (satiro) a causa delle sue proprietà afrodisiache attribuite dagli antichi Greci.

Satureja montana1

DAL SAPORE PUNGENTE

Fin dai tempi antichi questa pianta veniva molto usata per insaporire le vivande. I popoli germanici l’avevano nominata “l’erba dei fagioli” perché non mangiavano i fagioli se prima non erano insaporiti con la Santoreggia, infatti le sue proprietà prevengono la formazione dei gas intestinali causati dai fagioli. Il suo sapore pungente ed il profumo unico la rendono adatta all’impiego come aroma naturale su tutti i piatti dove mantiene pressoché inalterate tutte le sue proprietà (afrodisiaca, antibatterica, balsamica, antiossidante, espettorante) che ne fanno un ottimo infuso per il benessere naturale dell’organismo umano.

biodinamica

Vista da un contadino biodinamico

Osservando questa pianta non si può restare indifferenti all’ordine che disciplina il suo grande vigore. È una pianta cespitosa con radice a fittone e ricca di rametti ascendenti quadrangolari molto ordinati con foglie opposte strette. In estate ci regala delle splendide fioriture di colore bianco per la gioia delle api che ne vanno ghiotte.